Translate

martedì 1 aprile 2014

TU NON SEI UN UOMO

Adesso riponi il tuo membro
e ti senti davvero orgoglioso
tu, bastarda bestia insensibile
senza mai nulla di umano
mi hai strappato la dignità
e l’hai trasformata in poltiglia.

Io resto qui, quasi apatica
sdraiata in questo vicolo
travolta dalle immense ferite
fra le gambe e dentro l’animo
e fanno un male tremendo
sanguinano intanto che bruciano
ed io non riesco ad alzarmi
ma riesco ad odiarti a morte.

Questo mio cuore impazzito
sbatte contro lo sterno
sembra lo voglia spezzare
frattanto la mia mente vaneggia
e tenta di ritornare indietro
a prima che tu arrivassi
quasi a mutare il tuo destino
per poterlo cancellare dal mio.

Ma non mi sente nessuno
da quelle finestre sbarrate
dietro ogni robusto portone
e la mia sofferta implorazione
non è che una supplica muta
intrappolata nella mia gola.

Ancora solo qualche minuto
in cui vedo il tuo volto orrendo
da annegare con il mio sputo
dopo tramortirlo di ingiurie
lo so, è una mera illusione
null’altro che un’utopia.
                                               
Se mai ci fosse giustizia
tu moriresti tra mille supplizi
soffocato dallo stesso tuo seme
che hai iniettato al mio corpo
stille di biancastro veleno
quasi fosse una maledizione
la mia rabbia di averti dentro
come se ti appartenessi per sempre.

Ma tu non sei un uomo
ed il coraggio che hai avuto
nello stuprarmi e picchiarmi
merita soltanto il mio disprezzo
tu, mostrato al pubblico ludibrio
alla mercé della gogna di piazza
per riuscire a comprendere alfine
cosa siano la vergogna ed il biasimo.

Probabilmente io avrò altri giorni
che si saranno fermati all’istante
nel quale ho incrociato i tuoi occhi
vittima del tuo sguardo malvagio
tagliente sulla mia pelle innocente
rivestita di cicatrici profonde.

  N° 2525 - 30 maggio 2013

                                                     Il Custode

Nessun commento:

Posta un commento