Tu stai
dormendo
come sempre bellissima
con l’espressione serena
di chi ha buoni sogni
e che io, subdolo e sadico
sono giunto a interrompere.
La tua
finestra si apre
al tocco del mio respiro
un soffio di gelida carezza
che ti percorre la pelle
nella profondità del tuo sonno
tu tiri a te il tuo lenzuolo.
Senso di
incosciente fastidio
ti attraversa la mente
la mia crudeltà è consistente
e non ha nulla di onirico
la bramosia del tuo sangue
implode tra le tue pareti.
Sono
meravigliosi i tuoi occhi
adesso si aprono a me
in un istante tu ricomponi
i frammenti del tuo terrore
che ben presto si infrange
nel dolore dentro il tuo petto.
Le tue pupille
di ghiaccio
riflettono come uno specchio
il mio ghigno malvagio
la tua vita che emigra
mentre scivola dalla mia bocca
bava di acido e di zolfo.
Il tuo profumo
è fragranza
che pare intenda distrarmi
il tuo corpo è perfetta scultura
che brucia quanto il mio inferno
ma quella tua angelica voce
non è che un graffio irritante.
Dita di
artigli affilati
penetrano dentro il tuo sterno
scartano il cuore che pulsa
sul letto che tinge di sangue
e tu sprechi ancora un sospiro
e dici un’inutile supplica.
Mentre tu
stavi dormendo
come sempre bellissima
la tua espressione è mutata
ha preso i contorni dell’addio
intanto adesso e finalmente
la tua infetta anima è mia.
N° 2043 - 6 aprile 2012
Il Custode
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