Osservo il
silenzio
che questa notte
è più assordante che mai
e seguo le stelle
spilli di muto imbarazzo
e la luna timida
luna che si nasconde
dietro nuvole lacrimose.
Ed io lo
ritrovo
mentre ascolto il profumo
delle parole non dette
il dolore che grava
sopra la mia pelle
cicatrice della tua dipartita
in una sera di quiete
dal sapore di tempesta.
E mi manchi
ogni istante
in cui il vento d’estate
disegna i tuoi occhi
oltre le montagne
tra le pareti della mia anima
ragione di oblio e perdizione
tra le rughe del tuo amore
portato via al mio destino.
N° 1577 - 30 luglio 2009
Il Custode
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