Translate

domenica 20 aprile 2014

IL SIGNOR X

Il signor X, nel buio
pensieri sereni
e gonfi di pace
in una notte senza luna
camminava ed annusava
i vicoli della città vecchia.

Lezzo di urina
dai muri di ardesia
odore di lavanda
dai panni stesi
inebriava l’olfatto
delle stelle appese al cielo.

Dietro un palazzo solitario
si avvicinarono a lui
due loschi figuri
briganti della Romania
pelle dei volti tirata
scura e sporca
quasi quanto i capelli.

Cuori di sogni distratti
senza niente a cui pensare
desiderosi di sangue
ed adrenalinica sopraffazione
parole crude ed arroganti.

E gli chiesero i denari
gli promisero la morte
ed alla risposta coraggiosa
della sua mente evanescente
lo percossero con violenza.

Allora lui aprì la tasca
della giacca che lo abbracciava
ne tirò fuori una pistola
due soli tuoni nel silenzio
ad urtare il sonno
delle tenebre permalose
echi di tragedia all’epilogo.

Ed i briganti, in un istante
caddero a baciare il suolo
a rantolare la loro sorpresa
e fu allora che egli si avvide
di quel foro di coltello
che lo guardava dal suo petto
giusto all’altezza del polmone.

Così si adagiò sull’asfalto
fatto di ciottoli e di pece
ad osservare i lampioni
mentre il respiro fuggiva
il sangue rincorreva i tombini.

Ma la luce tornò accecante
sopra i suoi occhi di catrame
come uscisse da una galleria
e si trovò sui viali del nulla
nella noia del paradiso
dove incontrò un vecchio uomo.

Capelli lunghi da Hippy
barba di candido cotone
ma il viso era presuntuoso
le parole che diceva
tutt’altro che sagge
voltò le spalle e se ne andò.

Dove la terra si fa bollente
bussò alla porta dell’inferno
a disturbare il diavolo
impegnato in un amplesso
con una monaca di clausura.

Proprio all’apice dell’orgasmo
gli disse di non avere tempo
gli suggerì di ripassare
così lui rimase da solo
sopra il sentiero di anime perse
con i suoi pensieri sereni
e gonfi di pace.

Adesso lui è tornato indietro
dove vivono i vivi
e siede sopra la collina
l’intera città ai suoi piedi.

Il sorriso folle di chi beve
gli occhi fieri di chi vince
mentre lancia una moneta
per risolvere il suo dubbio
nauseato dal paradiso
rifiutato dall’inferno
non sa se è un immortale
o forse non è mai vissuto.

  N° 1423 - 21 gennaio 2009

                                                      Il Custode

Nessun commento:

Posta un commento