…E quelle parole
restarono immobili
aggrappate alle labbra
in maniera insolente
dopodiché si alzarono
sollevate dall’ira
ma smarrita la presa
si infransero al suolo
generando frammenti
di scintille rassegnate.
Quel silenzio
invasivo
impattò i loro cuori
li lacerò impietoso
ne derise i sorrisi
ma non ci furono lacrime
né lancinante dolore
solamente il terrore
di navigare la notte
dove nacque il misfatto
del loro amore perduto.
N° 1748 - 12 gennaio 2011
Il Custode
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