Bellissima
tanto da non ricordarti
quasi che tu fossi un sogno
creato da una notte insolente.
Eppure, sulle
mie labbra
ho ancora la tua fragranza
dentro il mio cuore alienato
frammenti del tuo sospiro.
Tutto scorre
come lacrime verso l’oceano
diventate marea inarrestabile
contro gli argini della mia anima.
Io non sapevo
come pronunziare il tuo amore
l’ho scritto però è scivolato
come sabbia raccolta dal vento.
Oltre il
crepuscolo
dove la luna teme ad entrare
là è dove desideravi condurmi
ma io avevo pensieri da salutare.
Sono
incespicato
sulle parole che tu hai taciuto
come tagliole sopra il sentiero
che i tuoi occhi occultavano ai miei.
Se mai fossi
morto
avrei trovato una maledizione
da raccontare a chiunque
mi domandava chi mai tu fosti.
Ma sei
bellissima
tanto da non rimpiangerti
quasi che tu fossi passata
ed io, cieco, non ti ho vissuta.
N° 2585 - 25 luglio 2013
Il Custode
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