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giovedì 17 aprile 2014

MISSIVA DI UN GUERRIERO

Sei tu, dolce fonte di stelle
che dal notturno cielo
mi vegliano di passione
ch’io non scordi il tuo viso
sicché il dolore che langue
dalle mie ferite aperte
non abbia a sopraffare
la mancanza dei tuoi baci.

Ed a combattere gli arabi
sarà condotta dell’Iddio giudizio
tra queste tende date alle fiamme
nel cristiano accampamento
ove giacciono i fetidi resti
dei cavalieri oramai trapassati
cui i carnefici della mezzaluna
non ebbero pietà alcuna.

Ma mi conforta la speranza
che sia di giubilo al cor tuo
il cantar del menestrello
delle gesta che compimmo
con piglio impavido ed eroico
sulla via di Gerusalemme
per sconfiggere i pagani
e ricuperar le spoglie del Cristo.

E l’amor tuo ancor mi sorregge
la tua immagine mi soggiunge
e dunque non potrei perire
sotto i colpi della scimitarra
poiché il fato mio m’attende
ove i tuoi occhi brillano per me
a ritrovar il perduto sorriso
nel calore delle tue braccia.

  N° 1115 - 9 giugno 2008

                                                Il Custode

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