Notte di luna
piena
riflessi di luce invadente
che trafiggono gli alberi
ed accarezzano il bosco
mentre tu stai correndo veloce
inseguita dal tuo terrore
sopra il tappeto di foglie
eese ingiallite dalla morte
soffice manto che scricchiola
calpestato dai tuoi piedi nudi.
Ma la tua
veste è candida
troppo per poterti nascondere
nel buio della notte assassina
così io riesco a vederti
con il tuo viso spaventato
ma come sempre bellissimo
e le forme eccitanti del tuo corpo
sfiorate dalla tua vestaglia
che la luna rende trasparente
accrescendo la mia voglia di te.
Notte che tu
sei tanto bella
tanto che io ti devo avere
allora pensa ad una supplica
che possa fermare la mia rabbia
domandala ai gufi che ti osservano
ai lupi che cantano sui monti
e se avrò un frammento di dolcezza
io risparmierò la tua vita
e ti concederò un futuro
che non sarà mai insieme a me.
Ma i tuoi
occhi sono sinceri
e non parlano le stesse parole
che sta dicendo la tua voce
e l’amore che tu mi prometti
adesso che ti sono dinnanzi
è l’amore della meretrice
allora io affondo il pugnale
e la tua veste cambia colore
rossa del tuo sangue profumato
sudore sulla tua morbida pelle.
Io lo vedo che
tu stai morendo
in questa notte di luna piena
e sono talmente mortificato
mentre crolli sul tappeto di foglie
sotto lo sguardo dei gufi
cullata dal canto dei lupi
perché in fondo ti amavo davvero
come non ho amato nessuna
allora io ti chiedo perdono
per averti uccisa nel bosco.
N° 1390 - 22 dicembre 2008
Il Custode
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