<<Io appartengo al mare
ed al mare desidero tornare…>>
Eppure i granchi sorrisero
pensando fosse uno scherzo
dopo, scossi dai singhiozzi
di disperate conchiglie
cercarono sulla sua pelle
l’ultima fonte di calore.
E lei aveva
uno sguardo
dall’intensa bellezza
viso di sabbia francese
fragranza di fresca lavanda
ma sotto quel sole pigro
i gabbiani imprecavano
dopo planavano a scaldare
il corpo di ghiaccio e salsedine.
Nascosta oltre
le montagne
la luna si copriva il volto
e piangeva lacrime e stelle
pronte per la notte in attesa
un’armata di ragni silenti
proteggeva l’ultimo viaggio
che Coralie adesso viaggiava
scortata da demoni affranti.
Ed ogni
persona interpellata
affermò d’averla amata davvero
magari nel profondo dei sogni
e nella piazza del villaggio
la fontana ebbe il suo nome
per rammentare ai viandanti
la donna che apparteneva al mare
ed al mare desiderò tornare.
N° 2216 - 29 agosto 2012
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento