Occhi simili a
perle
neri e lucenti
di devastante passione
quanto il monsone
il vento che sferza
l’acqua che travolge.
Io ti amo da
sempre
e t’amo oltre ancora
l’inebriante fragranza
di incenso e di Oriente
che scintilla dalla tua pelle
dai tuoi capelli di seta.
Figlia di un
fiore di loto
dei giunchi che scivolano
a carezzare il fiume
e si confonde il tuo viso
con la luna altezzosa
al centro della notte.
E non sei che
tu
il nucleo del destino
tu scheggi il mio sguardo
quanto il monsone
l’amore che scuote
il delirio che travolge.
N° 1858 - 22 agosto 2011
Il Custode
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