E’ una calma
notte
ai piedi della collina
la luna diventa maestosa
e si riprende il suo regno
adesso è padrona del cielo
e con la sua corte di stelle
pare una presuntuosa regina
che splende altera e severa.
Tacciono al
vento gli ulivi
rispettano il mio dolore
le foglie chinano il capo
i frutti precipitano esausti
però è una calma notte
l’ennesima senza di te
ed io vedo confuse immagini
distorte dalle mie lacrime.
E lontano,
all’orizzonte
il luccichio delle onde
il mare smette di cianciare
e si fa tavola oscura
i miei occhi sono volubili
non sanno dove guardare
certo è una calma notte
nella quale ti cercano ancora.
Si cheta
infine la mia anima
il mio cuore si rassegna
poiché è una calma notte
pare adatta per ricordare
in direzione della pianura
ho lasciato gocce di vita
e tacciono al vento gli ulivi
e tace ancora la tua voce.
N° 2129 - 16 giugno 2012
Il Custode
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