La ragazza stringeva una fotografia
con violenza
contro il suo cuore frantumato.
Era tutto ciò che le restava
era tutto ciò
che lei rimpiangeva.
Seduta sopra una panchina del parco
fissava il cielo e la pioggia
e la settima goccia
si mescolò alla sua prima lacrima.
Nell'oscurità della notte imminente
il gusto amaro delle pastiglie
prese la strada del suo cuore.
Era tutto ciò che lei cercava
era tutto ciò
che lei desiderava.
Con la complicità dei cespugli e della
notte
lei chiuse gli occhi sul mondo
e la pioggia passava sul suo corpo
incurantemente ed innocentemente.
Alla luce del primo mattino
il
ragazzo fissava una fotografia
inchiodata sulla carta delle notizie nere.
Era tutto ciò che gli restava
era tutto ciò che lo tormentava.
<<Perché ho imparato ad amarti...>> Pensò
<<...perché ho imparato ad amarti
solo
adesso che non tornerai?...>>
...Tutto questo è tremendamente assurdo!...
N° 803 - 16 luglio 1988
Il Custode
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