Chiuderò gli
occhi
e dopo immaginerò
nuovi volti
e nuove parole
ma intanto ti dirò
quelle che vuoi ascoltare
e tu ritornerai a vivere
io continuerò a morire.
Solo e nel vento
che sensazione magnifica!
In questa notte sul mare
pare che ogni brezza
giunga per i miei pensieri
per ‘coglierli dalla mia mente
e trascinarli lontano
dove le acque mormorano.
Tu sei lontana
io ti penso e ne muoio
in ginocchio sopra gli scogli
quasi a voler rammentare
supplizi di quando, bambino
subivo torti e punizioni
da suore malvagie e frustrate
di una vita che non mi piaceva.
Ma tacito la
luna
lei conosce i miei passi
il senso della menzogna
e la tiene nascosta con cura
a stelle che giocano e ridono
incespicano sopra le onde
cadono intanto che piangono
polvere che riveste la sabbia.
Chiuderò gli
occhi
mentre la notte si spenge
l’aurora riprende il suo posto
e si desta all’orizzonte
un sole che mi ferisce
io indosso il sorriso migliore
e riprendo la strada di casa
è giunto il momento di mentire.
N° 2035 - 30 marzo 2012
Il Custode
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