Io non voglio
morire
eppure muoio ogni istante
in cui penso al tuo sguardo
e lo vedo talmente distante
oltre i monti ed i mari
al di là della vita stessa.
Allora
appoggio le dita
sulle rughe delle mie labbra
e vi è tatuato il tuo bacio
il tuo profumo di sandalo
quindi socchiudo gli occhi
e quasi riesco a sfiorarti.
Dopo navigo
alle tue coste
come un intrepido naufrago
l’ebbrezza del tuo respiro
appare un lontano messaggio
che chiudo nella bottiglia
e adagio sopra le onde.
Nell’oasi dei
tuoi grandi seni
che sono nettare e droga
io ripongo ogni speranza
d’averti sulle mie mani
ma sono così alte le dune
quanto il miraggio che ci divide.
Adesso tu
sembri eresia
ed io condannato alla gogna
però la tua immensa bellezza
è ossigeno per il mio cuore
se anche non voglio morire
io muoio ogni volta di te.
N° 2437 - 12 marzo 2013
Il Custode
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