Sogno
e non comprendo cosa
sull’orlo del baratro
inseguo ombre distanti
che l’ennesima notte
pare avere inghiottito.
Queste tenebre
sobrie
sembrano quasi tentacoli
stringono forte la luna
oramai prossima a implodere
nel frattempo io sogno
ma devo decidere cosa.
Le mie labbra
si muovono
emettono suoni sconnessi
presto diventeranno brina
gocce di minuscola luce
sopra il capo dei grilli
sui seni delle cicale.
Combatto la
mia presbiopia
inventando parole sinistre
fanno parte del sogno
che mi rammenta qualcosa
forse un vestito di pece
sopra una mente alienata.
I miei passi
simmetrici
seguono opposte rotte
funambolo dei miei pensieri
adesso non penso nulla
sicché quest’ultima notte
pare avermi inghiottito.
N° 2582 - 22 luglio 2013
Il Custode
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