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mercoledì 9 aprile 2014

LA RABBIA DEL MARE

Il riflesso dell’onda
sopra le coste assopite
come dipinto su tela
delle placide acque
ma dal vento istigato
ora s’infuria il mare
e diventa tempesta
un gigante iracondo.

Adesso, con rabbia
sferza bitte e banchine
poi s’innalza impettito
verso il cielo imbronciato
sfondo plumbeo e triste
confonde le cieche nuvole
che si urtano e litigano
e poi gridano tuoni.

Sicché l’isterico schiaffo
sopra gli scogli robusti
oramai freddo vapore
tramuta in gelida pioggia
e s’insinua tra i borghi
tra le reti dei pescatori
che in silenzioso rispetto
attendono il placarsi del mare. 

  N° 1839 - 9 giugno 2011

                                                 Il Custode

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