Lo sguardo
mutevole
ingannevole
prigione di sentimenti
che lei indossa
con superba maestria
e tortura e supplizio
il suo gioco perverso
la commedia dei silenzi
che lei adopera
come agonia strisciante
serpe che morde il cuore
ed il veleno sale
poi cade con un tonfo
a contagiare l’anima.
Ma quelle sue
labbra
dalla silente passione
sono scandalose
un’oasi irraggiungibile
nel deserto torrido
ed è vanagloria
la psicolabile speranza
di averla
e poterla ascoltare
amarla senza ritegno
poiché lei pare il destino
il nemico da affrontare
con piglio impavido
e morirne.
N° 1834 - 26 maggio 2011
Il Custode
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