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martedì 8 aprile 2014

PRIGIONIERO NEL VENTO

Sono prigioniero
di una scheggia di vento
che mi desta dal sogno
e mi solleva con forza
verso il tuo sguardo
dove tu sbatti le ciglia
dopo produci una lacrima
cosicché io precipito
nell’alcova accogliente
delle tue braccia.

E mi sento perduto
nel tuo profumo dolciastro
il frammento di ovatta
scritto sopra i tuoi seni
adesso io voglio sentirti
voglio ascoltare il tuo viso
dire parole d’amore
che raccolgo dal suolo
e chiudo nelle mie tasche
sebbene siano bucate.

Sopra una foglia di platano
circondato dal muschio
ecco dov’è che ti attendo
mentre osservo le nuvole
a raccontare fiabe e leggende
a gabbiani giunti per caso
infine il tuo nome si erge
sibilando tra i monti
e mi soffia ancora in balìa
dentro il bacio del vento.

  N° 1867 - 23 settembre 2011

                                                          Il Custode

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