Translate

martedì 10 dicembre 2013

GROUND ZERO

La donna dalla pelle di bronzo
stringeva forte al suo cuore
un elmetto del dipartimento del fuoco
mentre lacrime gelide di angoscia
calavano dai suoi occhi
e si spezzavano sul distintivo dorato
e quel rumore silenzioso
penetrava nella sua testa
le percuoteva l’anima affranta
moltiplicando l’entità del suo dolore.

Ritto in piedi, davanti a lei
sette anni di insolente energia
il bambino continuava a fissarla
e a porre domande su suo padre
ma la donna aveva smarrito le risposte
allora il bambino tacque
si rintanò nell’angolo più buio
di quella casa improvvisamente vuota
come fosse reo di chissà quale colpa
a piangere uno strazio incosciente.

Sul televisore acceso da ore
scorrevano le immagini crudeli
dei bastardi seguaci di Allah
a festeggiare una vittoria mai vinta
ed il volto sereno di Osama
continuava a sputare il suo veleno
benediceva i suoi stupidi martiri
come il diavolo benedice i suoi demoni
insensibile all’evidenza che sotto le torri
aveva fatto macellare esseri umani.

Allora la donna si risvegliò dal torpore
spense il televisore con una dolcezza sottile
e si avvicinò all’angolo più buio
di quella casa improvvisamente vuota
poi tese la sua mano tremolante
a quel bimbo disperato che chiedeva perdono
lo accostò amorevolmente al suo seno
e dopo averlo baciato sul capo
gli sussurrò con mestizia e coraggio:
<<Se vuoi, parliamo di tuo padre…>>

  N° 969 - 27 settembre 2007

                                                        Il Custode

Nessun commento:

Posta un commento