Dolcissima
con l’arrivo del crepuscolo
la sua immagine
si faceva largo
tra le stelle e la luna
poi apriva il suo balcone
e sedeva sul suo letto
per nutrirsi del suo corpo.
Perversa
lo inchiodava alle lenzuola
e le sue labbra
si facevano strada
tra la pelle e la passione
e dava sfogo alla lussuria
e lo lasciava senza fiato
incatenata nei suoi occhi.
Bellissima
da sembrare una visione
il suo viso angelico
si faceva breccia
tra gli sguardi ed i baci
e la notte era ancora
giovane
ed il giorno molto lontano
scacciato via dai suoi
pensieri.
Bugiarda
quando prometteva amore
e le sue parole
si facevano irreali
tra la rabbia ed il dolore
mentre lei affermava
che sarebbe stata là
nel suo destino per sempre.
Immensa
da essere tutta la sua vita
ed il suo profumo
si faceva distante
tra il sole e l’aurora
che si affacciavano sul
mondo
per portarla via da lui
e strapparla alle sue
lacrime.
Indimenticabile
come il suo ultimo sorriso
e la sua mancanza
si faceva insopportabile
tra le pastiglie ed il
liquore
con cui si è arreso alla
morte
perché la notte fosse eterna
e riportasse la donna del
sogno.
N° 1100 - 26 maggio 2008
Il Custode
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