Ti amo di un
amore buono
quasi antico ed ancestrale
tanto che il cielo terso
pare solcato di soli pensieri
ed il mare fra le mie dita
fosse creato di placide acque.
Ti amo come
chi muore
aggrappato all’ultimo sogno
diretto alla prima tenebra
che ne ha illuminato la notte
sicché nella notte più oscura
è impossibile smarrire la strada.
Ti amo a detta
del cuore
che vigila i miei desideri
l’aristocrazia del tuo viso
è linfa per i miei occhi
lo sguardo percorre miglia
e tu adesso mi sei più vicina.
Ti amo mentre
lo scrivo
col sangue che mi rimane
sangue di drago orientale
che ferma sopra il tuo braccio
ed ogni parola che mi scivola
sale sul vento e ti insegue.
Ti amo una
volta ancora
tra labbra che bramano baci
sulla tua pelle indiscreta
che si insinua nelle mie mani
e provoca brividi intensi
intanto che ti amo d’amore.
N° 2250 - 28 settembre 2012
Il Custode
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