Lei è talmente
bella
nel suo mondo distante
e la corteggia la notte
che la dipinge di tenebra
poi richiama a sé il vento
affinché spazzi le nuvole
perché lei teme la pioggia
che scende giù per amarla.
Chiara come se
fosse luna
nella sua anima pura
e l’esitazione è rimpianto
allora lei decide di osare
sul solco delle sue labbra
ora si adagiano sospiri
e nulla li può tacitare
se non i suoi desideri.
Sibila il
borbottio del cielo
lei trema che pare bambina
così non sente le parole
che ora le sono dedicate
e l’accarezza la brezza
proprio non sa farne a meno
l’alchimia dentro i suoi occhi
induce alla beatitudine.
Chiara come se
fosse acqua
mansueta quanto una speranza
e la tempesta diventa mite
per non scheggiarle il sorriso
perché lei teme la pioggia
che scende giù per baciarla
lei che è un riflesso di luce
che illumina la mia esistenza.
N° 2292 - 29 ottobre 2012
Il Custode
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