sempre più a fondo
e mi manca il respiro
non so più risalire
da quando ho voluto
respirare la notte.
Non vedo più
nel principio d’inchiostro
dove stelle lontane
giocano a nascondino
e le loro risate
sono echi irritanti.
Poiché mi
manchi
sotto questo mantello
che mi oscura la pelle
e profuma un profumo
di artigli e di spine
di disperati ricordi.
Luna
stramaledetta
al centro dell’orizzonte
dove il mare si quieta
io le tendo le mani
ma lei mi volta le spalle
col suo insolente cinismo.
Allora mi
arrendo
come un re in disgrazia
ed i tuoi occhi distanti
non mi sanno guidare
dove le tue parole
parlavano ancora d’amore.
N° 1941 - 27 gennaio 2012
Il Custode
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