tra le bacche e i cespugli
tra cerbiatti sconvolti
e disperati conigli.
La rimpiange
la strega
e la piangono i nani
le favole e le carezze
sono ricordi lontani.
L’assassino è
svanito
ha preso ciò che ha voluto
il suo corpo di raso
il suo destino derubato.
Nel castello
del regno
il principe non si dà pace
gelo pungente nel cuore
dolore che arde come brace.
Oltre i monti
e le valli
s’alza il soffio del vento
respiro di tragica rabbia
mistura di nenia e lamento.
E viaggia
l’intera contea
sfiora discreto ogni porta
per annunciare ai villani
che Biancaneve è morta.
N° 1539 - 5 giugno 2009
Il Custode
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