a sfiorare la mia guancia
disperata
e lasciami coltivare
l’illusione
che il tuo sia amore vero.
E non ci sarà notte così buia
da oscurare la tua
lucentezza
non nascerà dolore tanto
profondo
da vanificare la mia gioia
di averti.
Avvicina il tuo viso meraviglioso
a carezzare le mie timide
mani
e non avrò null’altro da
supplicarti
se non la costanza della tua
presenza.
E non verserò lacrime inutili
che potrebbero rattristare
il tuo cuore
ma ti legherò in eterno ai
miei anni
perché tu per me sarai
sempre bellissima.
N° 1004 - 13 marzo 2008
Il Custode
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