UN FOLLE

Un folle

adesso pronto ad uccidere

nascosto nella penombra

ti osservo e mi masturbo

poiché il tuo sesso profuma

di un odore afrodisiaco.

Dentro la notte

immersa nei tuoi pensieri

e tu non sai il tuo destino

che si appresta a finire

e intanto diventi preda

delle mie mani rapaci.

Tu mi appartieni

seppure tu non lo voglia

con il coltello alla gola

io esploro la tua intimità

so che vorresti gridare

ma sei come paralizzata.

Io ti penetro

mi impossesso del tuo calore

che mi avvolge e mi appaga

e dalla punta del pene

sale e conquista le vene

dopo mi travolge la mente.

Questo è il momento

adesso che l’orgasmo è giunto

io ti pugnalo a morte

ed anche se tu mi fissi

non provo alcuna pietà

per la tua lenta agonia.

Un folle

è questa la mia giustificazione

quantunque venissi arrestato

avrò difesa e comprensione

ed un avvocato avido e scaltro

che sfrutterà ogni cavillo.

Non ci sarà giustizia

e tu sarai morta per nulla

io tornerò nella notte

sul luogo del mio delitto

con il mio sorriso sardonico

ad infangare la tua memoria.

Qualcuno ti piange

comunque a me non importa

adesso e sotto la terra

il tuo corpo prende a marcire

mentre io, odierno Caino

mi godo la mia libertà.

  N° 2650 - 23 settembre 2013

                                                           Il Custode