Le mani mi
sudano
sotto il sole cocente
però stringo la lancia
mordo paziente l’attesa
e tra le spighe dorate
accarezzate dal vento
io sento il tuo ruggito
nel silenzio della savana.
Tu ti confondi
con l’erba
ma io riesco a scrutarti
sei un imponente felino
un incontrastato sovrano
ucciderti non mi appaga
però ho questa mia vita
che io devo preservare
dalla tua fame di me.
Il mio odore
selvatico
raggiunge le tue narici
adesso sollevi il tuo capo
respiri il cielo a sorsi
non mi posso nascondere
sono costretto ad affrontarti
ma sarà una epica lotta
di duellanti che si rispettano.
Come in balìa
di una danza
i movimenti rallentano
passi felpati ed indecisi
occhi inchiodati negli occhi
ti concedo la prima mossa
mentre io studio il terreno
e vedo quant’è la distanza
che l’arma deve percorrere.
Sei un
imponente felino
un incontrastato sovrano
ma vivi di solo istinto
azioni imparate da cucciolo
tu spicchi un balzo maestoso
diretto alla mia immagine
la lancia ti viene a cercare
si infrange dentro il tuo petto.
Hai uno
sguardo sorpreso
mentre il tuo cuore si cheta
battito di tamburo che scema
lascia un’eco nella foresta
adesso io ti sono vicino
osservo il tuo sangue che brilla
tu muori però mi perdoni
ed io ne sono mortificato.
N° 2114 - 6 giugno 2012
Il Custode
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