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giovedì 12 dicembre 2013

OLIMPO NEL SANGUE

Una pioggia di freddo rubino
piove giù dall’Olimpo
e va a bagnare le terre
degli spaventati mortali
e quel persistente lezzo
di carne in putrefazione
si posa sopra le nuvole
e poi precipita al suolo.

Ed agonizza Afrodite
sopra l’alcova del sesso
mentre Athena si dondola
impiccata al ramo più alto
adesso è un apatico automa
Zeus, il possente sovrano
muore Apollo nel fango
sotto le zampe di Pegaso.

Ha smesso la guerra, Ares
suicida d’amore per Psiche
Eros, il suo antico rivale
giace a terra col capo mozzato
impazzisce e soccombe d’infarto
Adone davanti alle sue rughe
il cielo che diventa plumbeo
preannuncia l’eterno diluvio.

Non si ode più alcun suono
né i canti delle splendide muse
e cosa mai sia accaduto
sarà tragedia da raccontare
la reciteranno poeti e scrittori
la tramanderanno i posteri
gli Dei adesso si fanno leggenda
idoli e ricordi da mitizzare.

Col tempo appassiscono i fiori
le piante sono secche sterpaglie
nell’oceano che ribollisce
tramuta in cenere Poseidone
e bruciano le menadi e le arpie
la vita infine abbandona l’Olimpo
mentre gli sbigottiti mortali
non sanno più chi pregare.

  N° 2230 - 10 settembre 2012

                                                          Il Custode

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