Ti aspetto
alzato
se tu davvero lo vuoi
intanto contemplo la notte
e scopro che è talmente bella
come io non la pensavo.
Sicché ne sono
convinto
mentre osservo ogni stella
che seppure tu non tornassi
se anche io non ti sognassi
mi sentirei comunque sereno.
Ti lascio
dentro il mio petto
dentro questo tuono insolente
che picchia duro ogni istante
in cui immagino il tuo viso
nel quale rammento il tuo amore.
Adesso i
pensieri mi sfuggono
sembrano diretti alle tenebre
e nella pace dell’anima
io rivedo tutte le parole
che la mia voce ti scrisse.
Dunque ti
aspetto alzato
sperando che al tuo risveglio
tu ritrova la strada di casa
e torni prima che giunga l’alba
e torni prima che io muoia.
N° 2596 - 2 agosto 2013
Il Custode
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