insolenti creature
prendono forma
dalla luce che filtra
dai vetri della finestra
scintille nella mia stanza
raggi di luna violenti
lacrime di tristi stelle.
Sono ombre
malvagie
e danzano sulle pareti
le loro fauci possenti
pronte a divorarmi
e dentro il loro palato
il profumo del mio dolore
rabbia tenuta in riserbo
prossima ad esplodere.
Io so cosa
occorre
per farle alfine tacere
e porre fine al sogghigno
della loro derisione
adesso io sono impavido
pronto ad affrontarle
che se proprio devo cadere
sarà in maniera dignitosa.
Dalle mie vene
ferite
il sangue zampilla a fiotti
e vi annegano le ombre
dopo sfumano nel cielo
ora tutto si fa oscuro
e si arrendono i miei occhi
io, adesso preda della morte
ma finalmente sono libero.
N° 1786 - 8 marzo 2011
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento