Non sono
lucido
quasi io fossi ubriaco
la testa è una girandola
impatta sospiri e pensieri
nei quali tu sei impigliata.
Il cuore mi
graffia
picchia contro lo sterno
come se volesse uscire
ad annusare il cielo
e sentire il tuo profumo.
Sono un
funambolo
in bilico sulle parole
quelle che stai pensando
quelle che stai per dire
sicché potrei anche cadere.
La vista si
annebbia
tra i fumi della follia
ed ovunque io mi volti
vedo soltanto il tuo viso
i tuoi occhi profondi.
Sono confuso
sperduto in pieno oceano
e la mia zattera affonda
l’acqua invade i polmoni
fino a troncarmi il respiro.
Le mie mani
tremano
come se io fossi preda
di un incurabile morbo
ed è così e adesso rammento
che sembra si chiami amore.
N° 2490 - 22 aprile 2013
Il Custode
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