Vorrei
certo io lo vorrei
allungare le mie zampe
fino a sfiorarti davvero
e tra tegole ed ardesie
cantarti un canto soave
poi sentire il tuo bacio
sulle vibrisse e nell’anima.
In questa
magica notte
nel silenzio d’ogni grillo
le nuvole stanno dormendo
e tu sei ancora più bella
ed il miagolio che mi sfugge
è un sospiro insolente
che il vento vuole rubarmi
per posarlo sulle tue labbra.
Ma tra le cose
oramai vecchie
che la gente ha gettato
io raccolgo fiori e profumi
lo scrigno con il mio cuore
poiché se potessi volare
tra le dita di un falco
ti avrei talmente vicina
da smarrire sonno e ragione.
Vorrei
certo io lo vorrei
tra queste strade di ghiaccio
carpirti sogni e carezze
ed in questa città silente
perdermi dentro il tuo manto
e scalare il tetto più alto
per svelarti tutto il mio amore.
N° 1901 - 20 dicembre 2011
Il Custode
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