Ferma immobile
nel buio
al centro della stanza
io la immagino così fragile
fatta di latte e porcellana.
Il suo profumo
è implosivo
impregna mobili e pareti
e la sua candida pelle
è luce guida nelle tenebre.
Io la sento
così debole
fatta di lacrime e rimpianti
nella sua casa di bambola
tra pizzi neri come il lutto.
Un edificio
nel deserto
tutto attorno è solitudine
ferma immobile nel buio
si muove solo il suo respiro.
Io la penso così
triste
e vorrei ma non so cosa
lei distante è un miraggio
nella sua casa di bambola.
Ha disegnato
sul soffitto
stelle docili e loquaci
però è soltanto l’illusione
di poter essere ascoltata.
Ho il pensiero
del suo viso
ed il cuore rammenta i ricordi
io la sogno così sola
nella sua casa di bambola.
N° 2146 - 2 luglio 2012
Il Custode
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