a due soli passi dal
precipizio
la tua sagoma di perfetta
simmetria
che sembra carezzare la luna
e le stelle, come zanzare
gioiose
danzano tra i fili dei tuoi
capelli
fazzoletti morbidi in balìa
del vento
foulards leggeri di tenebra
e seta.
Ed io raccolgo i fuochi fatui
sopra il palmo della mia
mano
per illuminare il tuo viso
fascino improvviso nella mia
mente
per poter scoprire il tuo
sguardo
oscuro incantesimo che mi
divora
strega di splendore puro e
pietoso
bella nel buio di una notte
di quiete.
Tu mi sorridi e mi fermi il respiro
luce che si infrange sulla
mia spada
riflesso d’amore che non mi
dà scampo
ed io dimentico la mia
missione
che ero giunto per darti la
morte
per liberare il mio cuore e
la contea
dal sacrificio soave che mi
imponi
schiavo del tocco delle tue
mani.
Allora tu mi parli le tue parole
ed avvicini il tuo bacio
paralizzante
a poggiarsi sulle mie labbra
deboli
così io leggo la tua verità
che non profuma di maleficio
e ti amo come avresti voluto
e ripongo la spada per
sempre
perché adesso so d’esser
folle di te.
N° 1310 - 28 ottobre 2008
Il Custode
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