Vorrei non
essere cieco
per poterti guardare dormire
e non limitarmi a sognare
il tuo viso talmente bello
i tuoi occhi docili e limpidi
sperduti nel nulla del sonno.
Vorrei non essere
muto
per trovare parole e sospiri
da spendere sulle tue labbra
fino a che giunga il tuo bacio
ad obbligarmi a tacere
ad insegnarmi l’amore.
Vorrei non
essere folle
per prenderti infine per mano
ed oltre crepuscolo e stelle
danzare e quietarmi al tuo fianco
felice come chi scopre la vita
sereno come chi trova il destino.
N° 2627 - 31 agosto 2013
Il Custode
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