Osserva la
vita
con lo sguardo dei folli
e non avrai più ragioni
per rammendare le lacrime
soltanto le tue paure
di restare da sola.
Ed arriverà il
vento
a baciarti la fronte
forse d’amore o pietà
però un gesto bellissimo
e che darà nuova linfa
alla tua disperazione.
Ritta sulla
collina
il mondo così minuscolo
che se tendi la mano
tu lo stringi nel palmo
dopo lo porti al tuo viso
ti nutri del suo profumo.
Torneranno i
giorni
quelli persi per strada
dentro quel filo oscuro
che decide il tuo destino
ma se guardi nel baratro
potresti anche cadere.
Chissà mai se tu credi
a questo intenso romanzo?
Prendi ciò che ti serve
però tu non denigrarmi
quello che non condividi
non è per questo sbagliato.
Fino a che,
nelle tenebre
troverai il tuo sentiero
e la tua vista di gatta
sarà un traliccio nel buio
verso la valle dell’eco
ad ascoltare il tuo cuore.
N° 2275 - 16 ottobre 2012
Il Custode
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