è la visione dei folli
eppure vedi, Esmeralda
il mio amore è maestoso
ed io ti amo da sempre
dalla tua prima danza
nella piazza gremita
sotto la mia cattedrale.
Io sono un
misero gobbo
tu una gitana bellissima
la sola idea di baciarti
sarebbe alquanto aberrante
però le tue labbra rosse
sopra il tuo viso ambrato
sono per me il desiderio
al quale non so resistere.
Tu, predatrice
di cuori
che tuo malgrado incateni
permettimi almeno di averti
nell’intimo della mia fantasia
perché vedi, Esmeralda
nascosto nella mia torre
fantastico di condurti con me
per ogni via di Parigi.
Finanche
parlare con te
deriva dalla mia pazzia
adesso che la tua bellezza
ti ha condotta al patibolo
io sono un misero gobbo
ma resterò alla tua fossa
e godrò del privilegio
di morire al tuo fianco.
N° 2305 - 9 novembre 2012
Il Custode
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