cacciato dal paradiso
quale angelo maledetto
sono precipitato negli
inferi
ma oggi trovo ricovero
nel calore del tuo sguardo
e la dolcezza delle tue
parole.
Ma resto sgomento e sorpreso
davanti alla tua bellezza
che ti disegna fragile
e la forza del tuo amore
incosciente coraggio
che ti induce ad affrontarmi
devastando le tue remore.
Così accarezzi il mio forcone
e costringi i miei occhi
malvagi
a vederti per quella che sei
bellissima ed irresistibile
dispensatrice di baci soavi
che abbattono la mia
barriera
e mi fanno rammentare
che in un’epoca lontana
ero ancora capace d’amare.
Allora adesso io ti amo
e non riesco ad allontanare
il tuo corpo legato al mio
così ti stringo fra le mie ali
poiché seppure demoniaco
resto sgomento e sorpreso
perché volevo la tua anima
ma tu hai rubato la mia.
N° 1189 - 5 agosto 2008
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento