sopra i tetti assolati
tegole d’ardesia e cemento
specchio che riflette nel cielo.
E pare un
ologramma
il sole all’orizzonte
sfera di traballante fiamma
che posa sul filo dell’acqua.
Ma sale un
tiepido vento
a carezzare le coste
a spettinare le fronde
dei possenti pini marittimi.
E godono della
risacca
di onde che danno sollievo
gli scogli adagiati sul mare
i granchi sulla battigia.
Di luce e dai
colori vivaci
ecco che torna l’estate
a dipingere di pura poesia
gli antichi palazzi di Genova.
N° 1842 - 19 giugno 2011
Il Custode
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