chiudo a chiave
il cuore e lo sguardo
e non lascio spiragli
né pertugi minuscoli
dai quali tu possa entrare
e vedermi morire…
io mi lascio cadere
ad impattare l’oblio
e calpesto i frammenti
della mia anima a pezzi
che se la ricomponessi
sanguinerebbe comunque.
N° 2428 - 5 marzo 2013
Il Custode
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