e dell’amore buono
vezzeggiata e plasmata
dai miei sogni migliori
mi si infrange il pensiero
ad inseguire il tuo cuore.
Io semino
brezza
ed avrà il tuo profumo
poi rendo calme le acque
perché diventino specchi
dove riflette il tuo viso
come una splendida luna.
E chiunque mi
osservi
crede che io sia un folle
mentre parlo alla notte
la tua bellezza sublime
che seppure bisbiglio
tu conosci le mie parole.
Io ti amo con
forza
e dell’amore improvviso
lo stesso che posso leggere
nei tuoi occhi profondi
quasi una dolce voragine
l’estasi dell’eterno oblio.
Dopo socchiudo
il mio uscio
infine spengo ogni luce
e stringo bicchieri e bottiglia
tra le mie mani frementi
brindando al mio primo sorriso
se tu decidessi di entrare.
N° 2329 - 28 novembre 2012
Il Custode
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