questo stramaledetto dolore
tornerà ad insinuarsi
in fondo alle mie pupille
ad ogni tuo compleanno
che non potrai festeggiare
a tutte le storie d’amore
che avresti dovuto sognare.
Null’altro mi
può ferire
più del tuo dolce sorriso
che si è spento nel sangue
in una fottuta sera d’agosto
nessuna donna trascorsa
nel nucleo della mia vita
che torna per insultarmi
quando la notte è profonda.
Rimani il solo
rimpianto
un dubbio ancora irrisolto
che scivola nella mia anima
si impiglia in ogni suo anfratto
poi mostra i suoi fotogrammi
stipati con grande sadismo
al suono del canto dei grilli
sotto una volta di stelle.
Ma avremo i
nostri momenti
giusto al principio dei sogni
la mia voce si farà tenue
a raccontarti fiabe e novelle
però adesso attendo il silenzio
che abbia rispetto di noi
dei giorni che non ti so dare
dei ricordi che non so cancellare.
N° 2185 - 2 agosto 2012
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento