e mi tramuterò in lacrima
per stendermi a riposare
al sole di primavera
ed il sole mi farà esplodere
mentre ti solco le guance
mille frammenti che volano
lontani dai tuoi dolci occhi.
Io sarò
quell’amore
che non credevi esistesse
e raccoglierò il tuo sorriso
dal fondo della voragine
il sorriso che ti ha tradita
poi ti ha voltato le spalle
lasciandoti sola nel gelo
in balìa dell’odio profondo.
Io sarò ogni
parola
che tu vorresti ascoltare
oramai scevre di rabbia
né insulti né umilianti ferite
mi adagerò sul tuo viso
ad un passo dalle tue labbra
poi con un gesto improvviso
io mi tramuterò in bacio.
Io sarò
chiunque vorrai
il cavaliere o il menestrello
poggerò il tuo capo al mio petto
per narrarti leggende e poesie
come tu fossi una bambina
bisognosa di una carezza
poiché tu sei quella donna
alla quale io devo la vita.
N° 2019 - 20 marzo 2012
Il Custode
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