ed annusa la notte
poi danza tra i fili d’erba
che le carezzano il viso.
Giravolte ed
inchini
che confondono i lupi
fermi sulla collina
ad ululare nel vento.
Ambrosia
malata
la malattia dell’amore
e le gira la testa
che sembra ebbrezza da vino.
Sfuggita
all’Olimpo
dalla vita immortale
in volo verso il suo sogno
sopra il dorso di un cigno.
Ambrosia
serena
sopra un letto di fiori
sotto un cielo stellato
che implode sulla sua pelle.
La malattia
dell’amore
e forse poca incoscienza
lei, destinata a invecchiare
ma è finalmente felice.
N° 1881 - 16 novembre 2011
Il Custode
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