Alla ricerca
del tuo viso
amore mio nato di notte
fiamma di un sorriso scritto
sopra una stella cadente
a cui tendevo la mia mano
per non smarrirne la scia
ma poi arrivava la tua voce
ad indicarmi la via.
Solo tra la
collina e il cielo
proprio al centro del mondo
soffiava un vento dispettoso
a disturbare i miei sogni
ed il mio sguardo navigava
oltre Orione ed il Sole
per ritrovare quella rosa
che tu serbavi per me.
Tra l’erba, sotto
ogni mio passo
schegge e frammenti di vetro
della clessidra di quel tempo
che io avevo distrutto
affinché il tempo si fermasse
mentre tu mi baciavi
soltanto per prendermi gioco
di chi ti teneva distante.
Allora io
chiusi le persiane
mentre l’aurora bussava
il mio odio era violento
da farmi imprecare parole
tu eri giunta con il buio
ed il buio divenne il mio regno
il posto mio per ascoltarti
e intanto stringerti al cuore.
Nata da un
nido di falco
tu sei la più bella mai vista
che non credevo ai miei occhi
è allora che li ho estirpati
ma come tu fossi una madre
cucisti ciglia e pupille
solo affinché io vedessi
che ti avevo vista davvero.
Nato da una
tela di ragno
tessevo giorni e rimpianti
le mosche di cui mi nutrivo
volevano vivere ancora
ma mi servivano le ali
per crearne due maestose
e vedere se tu mi aspettavi
nascosta dietro la luna.
Ed ora che io
sono folle
posseggo mille ragioni
per aggrapparmi con forza
ai bordi delle tue labbra
mentre tu soffi un dolce canto
solo per farmi cadere
dove mi accoglie il tuo sorriso
dove sento batterti il cuore.
Ed ora che
sono innamorato
resto perplesso e dubbioso
che se sprecassi un solo istante
dovrei tornare a cercarlo
per poi raccoglierlo dal suolo
e chiuderlo nella mia tasca
e vivere di te ogni momento
di una notte che non ha fine.
N° 1930 - 20 gennaio 2012
Il Custode
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