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domenica 23 febbraio 2014

IL GUFO SORRISE

Dentro la tiepida sera
proprio al centro della foresta
l’orco inseguiva la preda
pronto a distruggerne i sogni
e la bambina fuggiva impaurita
tra lecci e cespugli di bacche
mentre il respiro del mostro
si faceva davvero vicino.

Il gufo sopra il suo ramo
osservava quella impari corsa
e pervaso da una rabbia profonda
gonfiò il petto e le ali
la sua gola emise un lamento
uno stridio che sfiorò le fronde
e destò le creature assopite
dopo raggiunse la luna nel cielo.

Un fremito di foglie e di sterpi
che giacevano calpestati dai passi
e le lacrime della bambina
bagnavano i ricci delle castagne
la bava ed il sudore dell’orco
puzzavano come acqua di fogna
che le talpe sbarrarono l’uscio
gli scoiattoli cambiarono nido.

Il gufo spalancò gli occhi gialli
e chiamò a sé insetti ed animali
e giunse uno stormo di lucciole
che planarono incontro alla bimba
e le illuminarono il sentiero
che conduceva verso la salvezza
laddove la foresta terminava
e le case erano luci e profumi.

Intanto scesero dalle colline
lupi robusti come antichi guerrieri
sicché l’orco conobbe il terrore
ed intraprese una fuga confusa
fu perciò che dunque non si avvide
della terra che finì sotto i piedi
e precipitò nelle fauci del buio
il suo sangue tinteggiò le rocce.

Ed il gufo infine sorrise
al sorriso della bambina
gli uomini colsero i resti dell’orco
o perlomeno ciò che ne restava
ma prima di varcare la soglia
la bimba venne colta da un pensiero
l’immagine di un gufo sopra il ramo
e si voltò e gli mandò un bacio…

  N° 2402 - 13 febbraio 2013

                                                      Il Custode

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