ed accudiscila
la tua anima stanca
piagata dal tormento
e da secoli di solitudine
le illusioni disilluse
poi ancora amori
che tu hai ignorato.
Tu non
permetterlo
non permettere a nessuno
di carpire il tuo cuore
poiché hai sofferto abbastanza
e per precipitare
basterebbe un solo istante
prigioniera e rassegnata
della tua mala vita.
Ascoltala
ed accontentala
la tua bellezza immensa
non lasciare che il dolore
riesca ad intaccarla
affinché tu possa vivere
e ritrovare il sorriso
anche senza di me.
N° 1937 - 24 gennaio 2012
Il Custode
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