dentro le tue pupille
ogni singolo frammento
della mia resistenza
attimi di intenso piacere
che tu mi hai donato
sicché morirti accanto
è un sublime epitaffio.
Io ti vedo
appagata
mantide di passione smisurata
inebriata dal pasto avuto
dal mio sangue ancora caldo
che non trova appigli
e scivola dalle tue labbra
si confonde nel tuo rossetto
mescolando odori e sapori.
La tua
lussuria risplende
disegnando il tuo bel viso
di una dolcezza senza confronti
ed io muoio rassegnato
tenendoti in stretto riserbo
nel mio viaggio nell’oblio
fiamma di candela per ritrovarti
quando sorgerà la prossima vita.
N° 1697 - 22 gennaio 2010
Il Custode
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