nella notte più scura
ali insanguinate
di pipistrello smarrito
i miei occhi di cera
ottenebrati dal dolore.
Nessuna stella
nessun raggio di luna
morso disperato
di ragno velenoso
il mio cuore di pietra
indurito dal passato.
La tua voce
la tua scheggia di aurora
fiamma saggia d’amore
scintilla di calore buono
che ha sciolto la cera
che ha scavato la pietra.
E ti amo
io adesso ti amo
luce intensa di vita
mano tesa verso me
che sei venuta a strapparmi
dalle tenebre.
N° 1212 - 25 agosto 2008
Il Custode
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