che scuote la foresta
come il vento dell’inverno
e sfiora le colline
portando il soffio gelido
che precede la morte.
Nenia di demonio
affranto e disperato
alla conta delle anime
che non sono abbastanza
e ritorna alla ricerca
sotto un cielo di tenebra.
Lamento di banshee
sotto il ramo di una quercia
al riparo dalla pioggia
che sferza il lago
e spaventa i cigni
ed annega le farfalle.
Elegia di un poeta
che sacrifica i suoi scritti
sulla pira del dolore
e bestemmia e si agita
sotto l’uragano violento
che uccide le sue fiamme.
Pianto di stelle
verso il sangue di una fata
sopra i petali di un giglio
mentre il vento si placa
ed il cielo resta plumbeo
e funebre.
N° 1238 - 15 settembre 2008
Il Custode
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